IL CAPO D’OTRANTO: Otranto.
14 agosto 1480, qualche ora dopo
…È una scena raccapricciante, affrontata con freddezza e sicurezza dagli ottomani. Il boia lavora incessantemente, una testa dopo l’altra, davanti al pubblico attonito costretto ad osservare a forza lo spettacolo. C’è un corpo che è rimasto in piedi, sembra un miracolo, ma è sicuramente un’immagine che non avrei mai voluto vedere in vita mia: un corpo senza la testa. Gli uomini condannati ai loro destini sono ordinatamente in fila, rassegnati. Non potevo proprio immaginare che i miei vecchi amici turchi fossero capaci di fare una cosa del genere, ghermire e umiliare una popolazione e distruggerla. Fra poco non ci saranno più uomini. Sarà una città fantasma.
Osservo le donne rassegnate nel vedere i propri cari morire davanti ai loro occhi, e non oso immaginare il loro futuro, schiave o concubine. Comunque sfruttate dalla ferocia degli ottomani. C’è sangue dappertutto…
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Il Capo d’Otranto – Quarta Parte