Racconti di viaggio tra i paesi italiani

Esplorare gli ottomila e passa campanili che puntellano il nostro Belpaese

LA CAPITALE DELL’IRPINIA – SECONDA PARTE

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LA CAPITALE DELL’IRPINIA: Ariano Irpino.

Fatichiam! Nè sia chi dica
Che de’ ricchi siam gli schiavi;
Più di noi con la fatica
Furon grandi i padri e gli avi.
Ozio reo, e nulla più,
Ci conduce a servitù.
Dio ci fece quel che siamo;
Fatichiamo fatichiamo.

P. P. Parzanese, Canti del povero, Gli operai, vv. 33-40.

Passeggio lungo Via Loreto, una strada asfaltata in discesa, verso le pendici del Tricolle. Sono praticamente in campagna, in mezzo a vegetazione. Il paesaggio è nascosto dalla presenza di alberi che si sviluppano lungo il ciglio della strada, ma è sufficiente raggiungere la Chiesa della Madonna di Loreto per ammirare, ancora una volta, il bellissimo panorama dell’Irpinia. Purtroppo c’è ancora un po’ di foschia che non mi permette di ammirare le lontane montagne, mi devo accontentare solo della Baronia di Vico in primo piano, mentre alle spalle c’è il vasto Altopiano del Formicoso.

Continua qui:
La Capitale dell’Irpinia – Seconda Parte

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Ariano Irpino – Castello Normanno – Visuale del prospetto posteriore

Autore: caruccifabrizio

@fabrizio0911

2 thoughts on “LA CAPITALE DELL’IRPINIA – SECONDA PARTE

  1. ce ne sono 5 o 6 di botteghe artigianali della ceramica nel centro

  2. Non lo metto in dubbio. Però io se io ho esplorato praticamente ogni vicolo nascosto del centro storico di Ariano Irpino e non sono riuscito a trovare neanche una bottega artigianale, un motivo ci sarà no?
    Comunque si tratta di tre anni fa, sicuramente adesso qualcosa sarà migliorato.

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