TRA IL PISTOIESE E IL PRATESE: Quarrata, Agliana, Montale, Montemurlo.
Lo ammetto: questo viaggio è stato una provocazione. Sono andato alla scoperta di luoghi lontanissimi dai classici circuiti turistici, in una regione tra le più belle e turisticizzate d’Italia.
Mi trovo tra Pistoia e Prato, dove c’è una delle più alte concentrazioni di centri commerciali della Toscana, di piccole e medie industrie di mobili e simili. I paesi sono Quarrata, Agliana, Montale e Montemurlo, ormai diventati parte integrante e valvole di sfogo delle più popolose, e soprattutto care, vicine Prato e Pistoia. È un territorio ibrido, in cui si è sviluppato in modo incontrollato negli ultimi decenni un decentramento di popolazione e di industrie, con un forte squilibrio del paesaggio, dell’ambiente, del buon vivere e, soprattutto, identitario.
L’ho fatto anche per un altro motivo: aiutare, soprattutto i toscani, a superare i pregiudizi sulla “bruttura” del territorio o di una parte di esso. La frase più comune, quasi sempre riferita da amici toscani, è stata: “Ma perché cippo vai là? Ci sono posti migliori!”. E il mio scopo è, appunto, smentire la loro opinione e rivelare che anche nei luoghi più malandati, e a loro parere rovinati, c’è qualcosa di buono.
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Tra il Pistoiese e il Pratese