LA PIANA DI CAMPI E I COLLI ALTI FIORENTINI: Calenzano.
Nel frattempo, andiamo a scoprire come Pinocchio sia stato salvato… ovviamente la Bambina non è morta, poiché in realtà è una Fata, e lo fa riportare a casa. Lo “guarisce” grazie all’aiuto di tre medici (il Corvo, la Civetta e il Grillo-parlante). Pinocchio non ha mai rischiato la vita: come faceva un cappio a uccidere un burattino di legno? E si passa a una delle scene più famose, ovvero…
– Le ho perdute! – rispose Pinocchio; ma disse una bugia, perché invece le aveva in tasca.
Appena detta la bugia il suo naso, che era già lungo, gli crebbe subito due dita di piú.
– E dove le hai perdute?
– Nel bosco qui vicino. –
A questa seconda bugia, il naso seguitò a crescere.
– Se le hai perdute nel bosco vicino – disse la Fata – le cercheremo e le ritroveremo: perché tutto quello che si perde nel vicino bosco, si ritrova sempre.
– Ah! ora che mi rammento bene – replicò il burattino imbrogliandosi – le quattro monete non le ho perdute, ma senza avvedermene, le ho inghiottite mentre bevevo la vostra medicina. –
A questa terza bugia, il naso gli si allungò in un modo cosí straordinario, che il povero Pinocchio non poteva piú girarsi da nessuna parte.
Accompagnato dalle sue bugie, percorro la via Pratese. C’è una continuità edilizia tale che solo un cartello stradale mi indica che siamo entrati nel comune di Calenzano.
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La Piana di Campi e i Colli Alti Fiorentini – Terza Parte