Racconti di viaggio tra i paesi italiani

Esplorare gli ottomila e passa campanili che puntellano il nostro Belpaese


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LA VAL DI SCALVE – PRIMA PARTE

LA VAL DI SCALVE: Schilpario, Vilminore di Scalve.

È passato un anno, un mese e due giorni dalla Marcia su Roma del nostro Capo di Governo o meglio, Presidente del Consiglio del Regno d’Italia, Benito Mussolini. È una giornata nuvolosa di fine novembre del 1923. Sono un geografo e viaggiatore, curioso di conoscere gli angoli meno visibili e scontati della nostra bella Italia. Conosco tanti posti, ho esplorato piccoli paesi d’arte, ho osservato e ammirato le montagne, i laghi e il mare dal nord al sud dello Stivale.
Ora ho il piacere di conoscere da più vicino un’area ricca di miniere di ferro, con i relativi paesi e abitanti, nel cuore montano della Lombardia. Siamo nella Val di Scalve, un ramo della Val Camonica in provincia di Bergamo. Qui c’è una delle più importanti concentrazioni ferrose dell’arco alpino, che ha dato la possibilità di sviluppare fiorenti industrie legate al ferro, le armi in primis, soprattutto lungo la Val Camonica.
Sono passati appena cinque anni dalla fine della Grande Guerra, e la nostra “vittoria mutilata” è in realtà una sconfitta bruciante. Siamo nel gruppo dei vincitori, ma ancora non siamo uno Stato “che conta” in Europa e nel Mondo. I nostri vicini ci guardano con uno sghembo sorriso e forse anche con ironia… gli italiani, brava gente, buoni a parlare, ma stupidi nell’agire!

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La Val di Scalve – Prima Parte

Vilminore di Scalve - Fraz. Pianezza - Panorama del complesso della Presolana

Vilminore di Scalve – Fraz. Pianezza – Panorama del complesso della Presolana